RECENSIONE DI SUPERIOR

Recensione di Superior

La vita di Simon Poonie è crollata dopo che gli è stata diagnosticata la sclerosi multipla.
Appassionato come tanti ai fumetti e al cinema, passa le giornate con Chris, il suo migliore amico a guardare film e cinecomics.

Superior è la grande saga del momento cui protagonista è un eroe indistruttibile con poteri sovraumani, una specie di Superman che salva il pianeta da minacce aliene nella sua tuta rosso fuoco.
Ovviamente i supereroi non esistono e le gesta di un simile personaggio si limitano al grande schermo, a meno che, una scimmia parlante non ti offra di realizzare il tuo più grande desiderio.

Il giorno dopo Simon si alza con le sue gambe e con sorpresa scopre, non solo di potersi muovere autonomamente ma assume le sembianze del suo personaggio preferito e relativi superpoteri.

Un sconvolgimento così grande non può restare un segreto e decide di confessarlo al givane Chris che comincia a teestare le sue capacità.

Simon diventa a tutti gli effetti l’unico supereroe esistente sulla terra. Ferma guerre, aiuta i cittadini, è immune ai proiettili ed è in grado di volare. Salva la città di New York da un satellite in rotta di collisione e libera dei soldati imprigionati in Afghanistan.

La storia fa scalpore, un supereroe nato dalla penna di uno scrittore, prende realmente vita e rivoluziona il concetto di Eroe.

Ma ogni eroe ha bisogno di una nemesi, e la sua potrebbe arrivare…troppo tardi!

Superior è un’opera di Mark Millar e Leinil Yu. I due hanno già collaborato per per il miniciclo di Super Ladri (Super Crooks), è come leggere Superman ma senza Superman (forse un po’ più incredibile). Millar abbatte il muro che separa il cinema dal fumetto dalla realtà creando con maestria una storia unica e incredibile.

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